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Confartigianato e Camera di Commercio Asti alla kermesse “Gusto Italiano” svoltasi a Montegrotto Terme(Padova)

Grande successo di pubblico, alla kermesse “Gusto Italiano” svoltasi a Montegrotto terme, in provincia di Padova dal 15 al 17 giugno. Lo stand astigiano, realizzato da Confartigianato Asti con la collaborazione ed il patrocinio della Camera di Commercio di Asti,è stato letteralmente preso d’assalto dai turisti e dai numerosi buyer presenti.
I prodotti in degustazioni delle ditte Dolce Vita di Deltrotti Alessandro, La Gironda di Adamo Alberto, Rovero dei fratelli Rovero, distilleria Dellavalle, IL Panatè di Mario Fongo, Al Mangia e Bevi di Pero Luigi e Salumificio Ferrero di Ferrero Guido, hanno suscitato grande approvazione e interesse, promuovendo lo stand Astigiano al più gettonato tra gli stand presenti, benché non mancassero i grandi nomi del settore alimentare.
Ringraziamo il Presidente Mario Sacco per la fattiva collaborazione ed il presidente dell’associazione Andromeda Onlus Regione Veneto, l’On. Filippo Ascierto, che hanno permesso al nostro territorio di farsi conoscere da un pubblico internazionale.

Egregio Presidente del Consiglio, Sen. Mario Monti

 Nel farLe i miei migliori auguri di buon lavoro, un lavoro improbo al limite dell’impossibile, mi permetta di farLe alcune considerazioni.

Sono molto immeritatamente Presidente di Confartigianato Asti, una associazione di artigiani e piccoli imprenditori  fondata nel 1946, agli albori della nostra Repubblica ed attraversando congiunture favorevoli o periodi di crisi , ha cercato di espletare il suo mandato ovvero la corretta rappresentanza dei suoi iscritti.

Non le nascondo la mia personale delusione, generata da una classe politica, tutta, che se fosse stata una azienda, non avrebbe potuto fare altro che portare i libri in tribunale e chiedere il fallimento in proprio. Questi fenomeni, che ci hanno governato ed ai mè, continuano a governarci, hanno rimesso il loro mandato in mano a Voi, come i bambini che dopo aver  rotto il vetro della finestra del vicino di casa a pallonate, corrono a nascondersi dietro un adulto per tentare di mitigare la giusta punizione.

Il problema, è, che grazie a loro, il nostro paese non si è trovato solo in difficoltà economica, ma si è trasformato in  luogo incivile e difficile da vivere. Come è possibile, che le amministrazioni pubbliche, chiedano il DURC alle aziende dopo che tardano i pagamenti di anni ? Come è possibile, che l’INPS, che si è appropriata indebitamente dei contribuiti delle aziende alluvionate dall’esondazione del fiume Tanaro nel 1994, aziende che hanno dovuto ricorrere a quattro gradi di giudizio, peraltro con soddisfazione, ed oggi si trovino nuovamente a combattere legalmente per non vedersi nuovamente defraudare di quanto dovuto per legge ? Come è possibile, che le imprenditrici debbano scegliere tra l’azienda  o la famiglia, perché non esistono strumenti seri che le supportino durante la maternità ? Forse pensano che la crescita demografica, sia un optional? Perché la scuola continua ad essere lontana dal mondo delle attività produttive ? Signor Presidente, sa che potrei continuare a lungo, ma una cosa proprio non mi piace : il continuo ricorso all’equazione “partita iva = ladri”. In questi ultimi tre anni, il settore che rappresento è stato il più grande ammortizzatore sociale del paese, si è messo in gioco, non ha licenziato e grazie alla straordinaria flessibilità che lo contraddistingue, si sta riconvertendo. Nonostante un fisco esagerato ed anche cattivo, senza sensibilità umana che ha fatto, tramite Equitalia, molti più danni delle crisi economiche, nonostante la burocrazia idiota che ci affligge al solo scopo di mantenere il potere dei gerarchetti della pubblica amministrazione a scapito di tante brave persone che lavorano nel pubblico, nonostante una giustizia borbonica, nonostante tutto e tutti, siamo ancora qui, esausti e quasi completamente dissanguati a chiederLe di trovare un momento per confrontarsi con noi. Si, forse dopo tanti Soloni, dopo i manager, i fenomeni vari, gli industriali rampanti, la new economy a nostro avviso, tornare con i piedi per terra è la sola soluzione possibile. Lavorare oltre che con la testa anche con le mani, non è un disonore ; è un privilegio. Non servono ricette miracolose ma buon senso. Certo, sapere che esistono in Italia, persone che percepiscono pensioni superiori , molto superiori , ai 10.000 euro  mensili,è uno schiaffo a chi ne percepisce 480 dopo una vita di lavoro. E non parliamo dei privilegi, che strano ma vero, si concentrano quasi tutti sui cosiddetti “servitori dello stato”, servitori di molti padroni, con vessilli degni di Arlecchino. Noi siamo pessimisti, in quanto le cause del disastro, siedono inalterate nei banchi della Camera e del Senato ed ai  vertici dei sistemi di rappresentanza,  tutti egualmente responsabili, immersi in una nebbia grigiastra che ne sbiadisce i contorni. Ma il beneficio del dubbio, lo dobbiamo concedere e nell’offrire un leale e sereno confronto, le rammentiamo che da millenni, le barche le riparano gli artigiani.

Grazie per il tempo che mi vorrà dedicare, anche semplicemente leggendo questa lettera.

Il presidente di Confartigianato Asti Biagio Riccio:
“Basta!”

“Gli artigiani gridano basta!”. Lo ha dichiarato Biagio Riccio Presidente di Confartigianato Asti.

“Se chi governa ha già dimostrato di essere in balia di questa o quella corrente politica, producendo una manovra demenziale ed antidiluviana, di possedere l’immagine di una triglia fuori dal frigo da tre giorni al mese di agosto, per il bene suo e  dell’Italia intera, si faccia da parte e lasci a persone meno compromesse la gestione dell’azienda paese.

 Se ciò non dovesse essere-prosegue il Presidente Riccio – se i “professionisti” ultra ventennali della politica sceglieranno, tra un atto di buon senso per il bene del paese ed una fine ingloriosa cacciati a colpi di forcone, e come al solito, opteranno per la seconda opzione, allora sarà catastrofe.

 La finanza creativa –fa osservare Riccio – ha raggiunto livelli di eccellenza nel nostro paese, ove i saldi di bilancio si fanno non più sui dati reali ma bensì dietro il suggerimento del mago Otelma, il quale ipotizza evasioni ed elusioni miliardarie da parte dei piccoli imprenditori.

 Noi ci domandiamo – continua Biagio Riccio- perché in Italia paghino sempre i soliti, mentre i Soloni ministeriali, lascino una disuguaglianza fiscale così sfacciatamente a favore dei grandi gruppi. Basti pensare alla grande distribuzione che ha  la possibilità di non effettuare gli scontrini fiscali, con contratti di lavoro offensivi, che non pagano le tasse in Italia e che nonostante le perdite dichiarate in bilancio, continua imperterrita ad aprire centri di vendita. Oppure si potrebbe parlare dei petrolieri, che faranno pagare a noi la Robin Hood tax, semplicemente giocando sulle quotazioni del barile di greggio, manovra ovviamente legale, o le cooperative, vera distorsione politica ed economica del mercato.

 Perché quindi –sottolinea Riccio – scomodare o inimicarsi i potenti di turno ? Ma per ripianare i debiti, causati dalla totale incapacità della governance, ci sono gli artigiani e le famiglie.

Perché sforzarsi di fare il bene della popolazione, quando con una manovra esclusivamente di tagli ed ipotesi fantasiose si quadrano i conti ?

Con una pressione fiscale vicina al 70% , con una disoccupazione ormai fuori controllo, le persone non saranno in grado di far fronte agli impegni presi, non potranno onorare i mutui da loro contratti e avranno difficoltà a mantenere la propria famiglia.

Ciò verrà vissuto come una vera e propria ingiustizia, genererà una spirale negativa e produrrà un ulteriore peggioramento dei conti pubblici.

Ma tra tutte queste disgrazie -conclude il Presidente Riccio – resta fermo il convincimento che il nostro paese tutto, sia in grado di rimettersi in carreggiata, velocemente e con profitto per tutti. Allora basta a proclami idioti sulla secessione, basta con la malversazione,  basta con le rendite di posizione, basta con i professionisti della politica, basta a quei consulenti che hanno scritto libri leggendo solo libri;dalle crisi si esce in una sola maniera, lavorando.



Intervista del 31 agosto 2011 a cura del giornalista Stefano Zunino dell’emittente televisiva Tele Cupole al Presidente di Confartigianato Asti, Biagio Riccio, relativamente all’attuale crisi politica.

Nell’arco dell’ intervista viene chiesto al Presidente Riccio se, l’incontro con il Presidente della Camera di Commercio Mario Sacco, svoltosi a Cinaglio, ha dato modo di riaprire le porte per una riappacificazione tra le parti.

Soddisfazione del Presidente  Confartigianato Asti: “E’ una rivoluzione all’insegna dell’imparare facendo”

“E una ‘rivoluzione’ all’insegna dell’’imparare facendo’ che riconosce il ruolo formativo delle imprese e offre concrete opportunità ai giovani”.

Il  Presidente di Confartigianato Asti Biagio Riccio, esprime viva soddisfazione per il provvedimento di riforma dell’apprendistato approvato definitivamente dal Governo.

Riccio sottolinea l’impegno profuso dal Ministro Maurizio Sacconi “per realizzare una riforma che sarà accolta positivamente dalle imprese artigiane e che semplifica  le modalità di utilizzo dell’istituto, rimuovendo le cause che finora ne hanno frenato le potenzialità”.

In particolare, il Presidente di Confartigianato Asti apprezza l’obiettivo della riforma di valorizzare la formazione by doing svolta all’interno dell’azienda.

“Un risultato importante – fa rilevare Riccio- per un Paese come l’Italia, dove oltre 2 milioni di giovani non studiano né lavorano ed il 26,7% delle imprese non riesce a reperire manodopera qualificata”.

Riccio apprezza il riconoscimento della maggiore durata dell’apprendistato per l’artigianato perché – sottolinea – “in questo modo vengono valorizzate le esperienze della contrattazione collettiva di settore”.

Lunedì 1 agosto ore 15.00 sala Nebiolo di Confartigianato Asti – Piazza Cattedrale  2 – conferenza stampa sul tema“FONDO DI GARANZIA PER L’AUTOTRASPORTO: le banche partner ideale per l’autotrasporto”

Interverranno:

L’On. Bartolomeo Giachino sottosegretario Ministro dei Trasporti

Francesco Del Boca Presidente Nazionale Confartigianato Trasporti

Biagio Riccio  Presidente Confartigianato Asti

A quasi 3 anni dall’istituzione della Sezione Speciale del Fondo centrale di garanzia per le PMI, dedicata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, l’Onorevole Giachino ha ritenuto importante informare gli addetti ai lavori in merito ai risultati ottenuti ed alle aspettative che questo provvedimento ha suscitato nella categoria.

sono invitate a partecipare tutte le aziende del settore autotrasporto e i referenti degli Istituti di Credito.

Manovra Confartigianato Asti – CNA Asti “Riduzione spesa pubblica improduttiva è scelta obbligata“

“La riduzione della spesa pubblica improduttiva è una scelta obbligata. Giudicheremo positivamente ogni sforzo compiuto dal Governo per costruire una manovra dagli effetti strutturali, che intervenga in una logica di programmazione di medio-lungo periodo per garantire la stabilità dei conti pubblici con criteri di rigore stringenti”.

E’ il primo commento sulla manovra approvata dal Governo espressa da Biagio Riccio, Presidente di Confartigianato Asti.

“Tuttavia – aggiunge Riccio– le scelte di contenimento della spesa pubblica non devono far venir meno l’impegno a rilanciare la crescita e la competitività del sistema economico, riducendo la pressione fiscale e la mole di costosa burocrazia che oggi grava sulle imprese”.

Secondo Riccio “la manovra costringe a misurarsi in termini di responsabilità con l’area delle riforme strutturali” e, in particolare, sulla base delle anticipazioni dei contenutidella manovra, va segnalata positivamente la misura che, allentando il vincolo del pattodi stabilità interno, ‘premia’, di fatto, risparmiandoli dai tagli, gli Enti locali virtuosi. In questo modo – secondo il
Presidente di Rete Imprese Italia – sarà anche possibile sbloccare i pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.

Inoltre, Giuseppe Pulvino Presidente di CNA Asti – apprezza l’annunciata riduzione dal 10%al 4% della ritenuta alla fonte applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano leimprese esecutrici dei lavori.

Quanto alla legge delega – continua Pulvino– per la riforma del sistema fiscale, riduzioni di aliquoteIRPEF finanziate da incrementi dialiquote IVA generano effetti depressivi sui consumi – in particolare quellidelle famiglie con livelli di reddito mediobassi – e del prodotto lordo, riteniamo si possano produrre tensioni inflazionistiche.

“Ci auguriamo – sottolineano i Presidenti di Confartigianato Asti e CNA Asti – che le misure varate dal Governo siano sufficienti per mantenere il nostro Paese al riparo dalleturbolenze finanziarie che investono l’Europa”.