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Si ricorda che lo scorso 21 febbraio il Ministero ha emesso un’ordinanza che prevede misure di isolamento in quarantena obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone inoltre la sorveglianza attiva con “permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato in aree a rischio negli ultimi 14 giorni” con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali.

Altre ordinanze sono state emanate di concerto con i Governatori e riguardano localmente le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio, ove si sono manifestati casi conclamati di infezione e purtroppo anche i primi decessi.

Potete scarica le informative specifiche su misure preventive da adottare per la protezione contro la diffusione del coronavirus disposte dal Ministero della Salute:

La situazione è in continua evoluzione, pertanto è fondamentale per gli aggiornamenti fare riferimento ai siti istituzionali ai seguenti link:

http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

www.youtube.com/user/MinisteroSalute

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sanita/coronavirus-2019-ncov-gestione-della-situazione

Il prossimo 22 ottobre alle ore 18.00 presso l’aula Magna Astiss Asti Studi Superiori in Piazza De Andrè si terrà la conferenza stampa “APRIAMO GLI OCCHI SULLA CITTA’ Telecamere condominiali, Sicurezza a basso costo”.

La Conferenza Stampa ha lo scopo di presentare il protocollo d’Intesa siglato dal Comune di Asti, con le Associazioni di Categoria degli installatori impianti, per l’installazione di telecamere di videosorveglianza nelle aree condominiali ad un prezzo calmierato a partire da euro 990,00 + IVA per un “impianto tipo base”.

Visti gli ultimi eventi criminosi accaduti nella nostra città, tale iniziativa è volta a garantire una maggiore sicurezza ai cittadini, che potranno segnalare e registrare l’impianto presso il Comune di Asti, onde poter collaborare in caso di necessità con le forze dell’ordine.

Tale intervento è inoltre soggetto a detrazione fiscale.

L’Ufficio Categorie di Confartigianato Asti è a disposizione per la presa visione e adesione al protocollo d’intesa al n. 0141.5962 int. 04 Sig.ra Cristina Baccichetto.

Invito Conferenza Stampa

Elenco Aziende associate a Confartigianato Asti aderenti all’iniziativa

ELENCO-AZIENDE-ADERENTI-AL-PROTOCOLLO-DINTESA

 

In questi giorni la Confartigianato Piemonte ha sollecitato agli assessorati competenti della Regione Piemonte ( Agricoltura, Sanità, Economia) l’avvio di un tavolo di concertazione volto a definire interventi urgenti per ridurre l’impatto eccessivo dei controlli sulle imprese del comparto agroalimentare.

Tale richiesta era emersa già nello scorso mese di marzo nel corso del convegno “Il Piemonte porta in tavola qualità, salute e sicurezza” tenutosi a Palazzo Lascalis (Sala del Consiglio Regionale Del Piemonte), nel corso del quale era emersa tale criticità ovvero troppi e farraginosi controlli senza un’armonizzazione fra loro.

 Auspichiamo che tale sollecito possa portare già dal mese di settembre l’avvio ai lavori.

 

 

Qui di seguito pubblichiamo le circolari trasmesse in Regione Piemonte.

 

brochure invito “Il Piemonte porta in tavola qualità, salute e sicurezza”

richiesta attivazione tavolo tecnico

sollecito attivazione tavolo tecnico

 

 

header_inail_fipit1def _2014Bando per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla innovazione tecnologica.

L’Inail finanzia le piccole e micro imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e della lavorazione dei materiali lapidei per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

Destinatari I soggetti destinatari del contributo sono le piccole e micro imprese operanti nel settore dell’agricoltura, nel settore dell’edilizia, nel settore dell’estrazione e lavorazione dei materiali lapidei, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura (classificazione Ateco).

Progetti ammessi al contributo:

Per l’individuazione delle tipologie di progetto ammesse si rimanda ai Bandi regionali/provinciali pubblicati sul sito Inail nella sezione:

http://www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/BandoFipit/index.html

Risorse finanziarie destinate ai contributi:

L’entità delle risorse destinate dall’Inail per l’anno 2014 è di complessivi 30 milioni di euro, così ripartiti a livello Regionale:

Regioni Ripartizione budget
  AgricolturaCostruzioni Lapidei
Piemonte  979.606 581.449 296.184

Ammontare del contributo Il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65% (sessantacinque per cento) dei costi, al netto dell’ Iva, sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto. Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa, nel rispetto del regime “de minimis”, non potrà superare l’importo di euro 50.000,00 (cinquantamila); il contributo minimo ammissibile è pari a euro 1.000,00 (mille).

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda La domanda deve essere presentata in modalità telematica, con successiva conferma tramite Posta elettronica certificata, come specificato nei Bandi regionali/provinciali. A partire dal 3 novembre 2014 fino alle ore 18,00 del 15 gennaio 2015 le imprese regolarmente registrate negli archivi Inail avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di compilare la domanda di partecipazione, con le modalità indicate nel Bando.

Le domande che non saranno accettate per insufficienza di fondi saranno mantenute valide fino al 31 dicembre 2016 qualora risultassero fondi in eccedenza oppure ci fossero eventuali rinunce da parte di aziende in graduatoria.

L’ufficio Categorie di Confartigianato Asti (0141/5962 int. 24 – Sig.ra Antonella Giraudi) è a Vs disposizione per ogni ulteriore informazione, qualora foste intenzionati  a procedere con l’istruttoria della pratica da inviare on-line nei termini previsti.

L’ufficio categorie di Confartigianato Asti ricorda che, a partire dal 1° giugno 2013, verrà meno la possibilità, per le aziende fino a 10 lavoratori, di autocertificare l’avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi. Tutte le imprese che hanno finora usufruito dell’autocertificazione, devono dunque munirsi del documento di valutazione dei rischi.

A tale riguardo, sottolinea il ministero, è possibile utilizzare – quale strumento di ausilio a un corretto adempimento degli obblighi di legge – le procedure standardizzate di cui all’articolo 29, comma 5, del d.lgs. n. 81/2008.

Pertanto i datori di lavoro delle imprese fino a 10 lavoratori, dal 1° giugno dovranno scegliere di redigere la propria valutazione sulla base delle procedure ministeriali oppure dovranno elaborare il Dvr coerentemente con le disposizioni normative.

Inoltre, nel caso in cui il datore di lavoro delle imprese fino a 10 lavoratori abbia già elaborato un proprio Dvr, scegliendo di non autocertificare la valutazione, tale documento non dovrà essere necessariamente rielaborato secondo le indicazioni delle procedure standardizzate, fermi restando i sopra richiamati obblighi di aggiornamento, legati alla natura “dinamica” del Dvr.

Qualora il datore di lavoro venisse meno a questo obbligo, può incorrere in sanzioni pecuniarie da 1.000 euro e 6.400 euro e, nei casi più gravi, anche all’arresto da 3 a 6 mesi.

La Confartigianato Asti ricorda ai propri associati che per effetto di una convenzione siglata con consulenti esperti in materia è in grado di offrire, previo appuntamento telefonico al n. 0141.5962, un’analisi gratuita finalizzata alla verifica della documentazione e formazione necessaria per uniformarsi alle vigenti normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.


l’Asl AT prosegue nella campagna di controllo su macchinari e attrezzature
Gli obiettivi dello Spresal illustrati oggi al convegno ospitato al Centro culturale San Secondo

05/07/2011 – Nessun incidente mortale in agricoltura: è questo l’obiettivo delle attività che l’Asl AT sta mettendo in campo per la prevenzione degli infortuni in ambito rurale. Proprio la sicurezza sul lavoro è stata il tema centrale del convegno “Sistemi di gestione e modelli organizzativi: oggi per domani, una necessità aziendale”, che si è svolto questa mattina al Centro culturale San Secondo. Tra i relatori, oltre a Raffaele Guariniello, coordinatore del Gruppo salute e sicurezza del lavoro alla Procura della Repubblica di Torino, anche Roberto Zanelli, direttore dello Spresal astigiano. Il dirigente dell’Asl, presentando il Piano regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2010-2012, di cui è anche il referente scientifico per il Piemonte, ha commentato la situazione astigiana puntando l’accento sull’importanza di interventi concreti con, in prospettiva, ampi margini di miglioramento dato che “gli incidenti in agricoltura rappresentano un importante problema per frequenza e gravità. La vocazione agricola della provincia di Asti e l’orografia del territorio collinare rendono particolarmente urgente intraprendere attività di prevenzione”.  Nel 2010 sono state ispezionate 38 aziende rurali, nelle quali si sono verificati infortuni con macchinari: in 27 casi è stata constatata l’effettiva presenza di rischio. Elevata la percentuale di attrezzature pericolose: trattrici prive di telaio di protezione o cabina (31 casi), cinture di sicurezza (68), presa di potenza (52).  Tra le cause, oltre all’utilizzo di macchinari, che determinano gli incidenti in agricoltura ci sono le cadute che in varie situazioni coinvolgono gli addetti, il crollo di strutture o materiali, gli incendi, i traumi provocati da animali.  “L’Astigiano – ha spiegato Zanelli – è un territorio che presenta una forte parcellizzazione delle imprese, con numerose realtà di piccole dimensioni e a conduzione famigliare. Significativo il dato sulla frequenza degli incidenti tra le diverse tipologie di addetti: tra il 2005 e il 2009 l’83% degli infortuni in agricoltura ha coinvolto i lavoratori autonomi, mentre i dipendenti sono stati il 17% (in numeri: 2.679 i primi, 555 gli altri)”.
E se da un lato diminuiscono gli incidenti al di sotto dei 40 giorni di prognosi, dall’altro resta costante il numero di quelli gravi.
Totale degli infortuni accertati nel territorio di competenza dell’Asl AT in agricoltura e suddivisi per gravità (periodo 2000-2009)
Infortuni mortali  Infortuni permanenti Infortuni temporanei con durata >=40gg Infortuni temporanei con durata <40gg Infortuni totali Scostamento % vs 2000
Anno Nr Nr Nr Nr Nr
2000 4 52 115 606 777
2001 3 61 105 555 724 -6,8%
2002 0 52 73 482 607 -21,9%
2003 0 59 81 454 594 -23,6%
2004 4 72 108 419 603 -22,4%
2005 2 56 105 420 583 -25,0%
2006 2 48 84 393 527 -32,2%
2007 0 46 71 347 464 -40,3%
2008 1 39 89 292 421 -45,8%
2009 0 50 108 319 477 -38,6%
Intanto, i tecnici dello Spresal proseguono nella specifica campagna sulla sicurezza delle macchine agricole con l’obiettivo, anche in questo caso, di azzerare totalmente gli infortuni gravi e mortali. L’azione di prevenzione, per essere maggiormente incisiva, farà appello alla sensibilità di amministratori locali e associazioni di categoria. Nella foto: il saluto di stamane tra Raffaele Guariniello e Roberto Zanelli