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Approvato in via definitiva lo scorso 8 luglio il decreto legislativo sulla tutela penale dell’Ambiente.

Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 177 del 1 agosto 2011.

Il provvedimento recepisce la Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’Ambiente e contiene un nuovo apparato sanzionatorio per quanto riguarda reati contro beni ambientali e naturali.

Il decreto prevede un alleggerimento di alcune sanzioni per irregolarità nella gestione del sistema Sistri e l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro carico e scarico per le attività che producono rifiuti di demolizione, costruzione e scavo.

In sintesi:

• l’art. 1 modifica gli artt. 727-bis e 733-bis del Codice penale e contiene misure repressive per danni agli habitat ed alle speci protette;

• l’art. 2 modifica il d.lgs. 231/2001 – testo di riferimento per quanto riguarda la responsabilità amministrativa delle società – introducendo sanzioni a carico delle persone giuridiche anche per quanto riguarda i reati ambientali;

• gli articoli 3 e 4 modificano l’apparato sanzionatorio previsto per il Sistri e semplificano alcuni adempimenti burocratici.

Viene abolito (art. 4 commi 1 e 2), per le sole attività che producono rifiuti di demolizione, costruzione e scavo (art. 184 comma 3 lettera b del d.lgs 152/06) – di fatto le imprese edili – l’obbligo della tenuta del registro di carico e scarico che avrebbe dovuto essere istituito a seguito dell’applicazione dell’art. 190 comma 1 d.lgs 152/06 e s.m.i.

Il provvedimento mantiene tale obbligo per le aziende che effettuano il trasportano in conto proprio di altre tipologie di rifiuti (art. 212 co. 8 d.lg 152/06).

Il decreto alleggerisce parzialmente alcune sanzioni.

Per quanto riguarda quelle derivanti da irregolarità nell’applicazione del Sistema Sistri in particolare si evidenzia:

– un alleggerimento delle sanzioni qualora si verifichino pluralità di irregolarità con rischi di cumulo di sanzioni: il tetto massimo viene ridotto dal triplo al doppio della sanzione più grave; viene inoltre introdotto un sistema di esenzione dalla sanzione per coloro che adempiono in ritardo di 30 giorni o definiscono la controversia, entro 60 giorni dalla eventuale contestazione, con il pagamento di ¼ della sanzione (art. 3, comma 4);

– viene ricalcolata la tempistica per ottenere il beneficio del cosiddetto “ritardo” nella iscrizione al Sistri; tenendo conto delle modifiche previste dai decreti recentemente pubblicati (cfr. DM 26 magio 2011), si applica una sanzione del 5% del contributo annuale entro i primi 8 mesi a partire dalla data di entrata in operatività relativa a ciascuna categoria di imprese a seconda del relativo scaglione temporale; con lo stesso criterio temporale, nei 4 mesi successivi, la sanzione prevista è del 50% del contributo (art. 4, comma 3);

– un alleggerimento relativo alle sanzioni (ex art. 258 d.lgs 152/06) a valere sugli obblighi relativi al regime di compilazione cartaceo (ex art.28 DM 52/2011 su registri, formulario e MUD) che, in base al decreto in esame, continuano a trovare applicazione.

In pratica viene stabilito che, finché il Sistri non entrerà compiutamente in operatività, (quindi per il tempo in cui è contemporaneo al sistema cartaceo), le sanzioni applicabili sono quelle previste per il vecchio sistema, con la formulazione vigente prima delle modifiche apportate dal d.lgs. 205/2010 (art. 4, comma 4).

Infine, viene prevista, una riduzione delle sanzioni comminate nel primo periodo di applicazione della normativa agli iscritti al Sistri.

Sanzioni ridotte a 1/10 per violazioni compiute entro 8 mesi dall’entrata in operatività e a 1/5 entro i successivi 4 mesi.

I tempi sono ovviamente calcolati sugli scaglioni determinati dal DM 26/5/2011.

 

Per maggiori informazioni:

Antonella Giraudi – AMBIENTE

Tel. 0141/5962 int. 24
Fax. 0141/599702
e-mail: antonella@confartigianatoasti.com

 

Con riferimento alla precedente comunicazione del febbraio scorso, si informa che in data 15 luglio 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero della Salute recante “Regolamento di attuazione dell’art. 10, comma 1 della legge 4 gennaio 1990 n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista.

Il Regolamento sarà in vigore dal 30 luglio p.v. pertanto da tale data, come sarà consentito esclusivamente l’utilizzo delle apparecchiature citate nel relativo elenco (allegato 1 al Decreto) e dovranno essere rispettate le caratteristiche tecniche e le regole di utilizzo previste nelle rispettive schede tecnico-informative (allegato 2 al Decreto).

L’emanazione del Decreto – atteso per 21 anni dalla Categoria, modifica sensibilmente la situazione preesistente, caratterizzata per due decenni da grande incertezza, che ha comportato interpretazioni disomogenee e spesso arbitrarie sul territorio, recando in taluni casi grave discapito agli operatori del settore.

È evidente, d’altra parte, che – a fronte di questo strumento normativo – le competenti Autorità, sia a livello centrale che territoriale, abbandoneranno l’atteggiamento di tolleranza adottato in qualche caso e motivato sino ad ora dalla mancanza di punti di riferimento certi ed è pertanto necessario che i Centri giungano alla data del 30 luglio con le apparecchiature in regola rispetto alle previsioni del Regolamento.

È dunque opportuno procedere ad una verifica delle apparecchiature e,  laddove si riscontrassero parametri non compatibili con quanto previsto dalla schede tecniche, si proceda tempestivamente agli opportuni interventi tecnici di adeguamento, laddove possibili.

Per informazioni contattare l’Ufficio Categorie Sig.ra Cristina Baccichetto tel. 0141/5962 int. 04 oppure tramite mail all’indirizzo cristina.b@confartigianatoasti.com

Scarica il documento ufficiale contenente le schede tecniche

La Provincia di Asti assegna contributi diretti a chi ha rinnovato il proprio parco autovetture destinate a taxi e noleggio con conducente, nell’anno 2007. I contributi sono erogati dalla Provincia in conformità alle norme contenute nella Legge Regionale n. 3/2000 e s.m.i. e sono concessi fino al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto delle automobili nuove di fabbrica, con un limite massimo di € 4.200,00. Sono beneficiari dei contributi i titolari della licenza per l’esercizio del servizio di taxi o di autorizzazione per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente che abbiano acquistato ed immatricolato le autovetture sostitutive nel periodo compreso fra il 1° gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2007.

Le domande possono essere presentate dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte (n. 28 del 14/07/2011) sino alla scadenza ultima del giorno 30 settembre 2011, ore 12,00.

scarica il bando

scarica la domanda di contributo

per informazioni:

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

Confartigianato Asti: presentato al sistema creditizio Astigiano il Fondo di Garanzia per il settore Trasporti

Ieri presso la sede di Confartigianato Asti, alla presenza dell’On. Bartolomeo Giachino sottosegretario ai Trasporti, Francesco Del Boca presidente nazionale di Confartigianato Trasporti alla presenza dei rappresentanti dei principali Istituti di Creditooperanti in Provincia di Asti e delle imprese esercenti l’attività di Trasporti, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione del “Fondo di Garanzia nazionale per i Trasporti”

L’intervento del Fondo istituito dal Governo, prevede – ha sottolineato il sottosegretario Giachino – l’agevolazione per le imprese del settore per facilitare l’accesso al credito bancario per sopperire alle criticità per l’accesso ai finanziamenti per il consolidamento o ristrutturazione della liquidità aziendali, per un settore strategico per l’economia italiana.

Attraverso l’intervento del Fondo – continua l’on. Giachino –sarà possibile un integrazione delle garanzie finanziarie personali delleimprese a favore degli Istituti di Credito sino all’80% della copertura delle linee di credito ammesse, quindi di fatto tale strumento riducendo i rischi da parte del sistema creditizio potrà generare un volano finanziario estremamente virtuoso a favore di un comparto che in questi anni ha attraversato numerose difficoltà.

I fondi stanziati dal Governo – ha concluso l’on. Giachino – sono stati previsti in 50 milioni di Euro e ad oggi sono circa 2000 le pratiche ammesse al Fondo con un utilizzo di oltre 8 milioni di Euro e per un valore finanziario sviluppato di oltre 62 milioni di Euro e sono oltre 130 gli Istituti di Credito che hanno siglato l’accordo per l’utilizzo del Fondi di Garanzia.

Tale Fondo – ha sottolineato Francesco Del Boca Presidente nazionale di Confartigianato Trasporti –  rappresenta un reale strumento di sostegno alla categoria dei Trasporti ed è stato fortemente sollecitato dalle associazioni di categoria da tempo, ma ad oggi non è stato ancora pienamente compreso ed utilizzato dalle imprese, ed in particolare in Provincia di Asti si evidenzia un ridotto numero di richieste da parte del settore Bancario, cosi come per la nostra Regione.

A conclusione dell’interessate presentazione  il Presidente di Confartigianato Asti Biagio Riccio, ha sottolineato che nella nostra Provincia gli istituti di Credito hanno compiutamente collaborato con la nostra Associazione in questi anni di forte recessione economica e di tensione finanziaria, ma il settore Trasporti oltre a tale importante strumento si aspetta importanti sostegni anche rispetto ad altri fattori significativi per la gestione aziendale quali il costo dei pedaggi Autostradali, i costi dei carburanti, e laconcorrenza sleale che avviene con il cosiddetto “cabotaggio”.

Nonostante l’impegno di codesta associazione nel sensibilizzare i Consiglieri Regionali Astigiani, nel sostenere una più possibile qualificata posizione in merito all’entrata in vigore di tale provvedimento, dal 1° settembre 2011 i veicoli Euro 3, 4 e 5 non avranno più l’obbligo di effettuare annualmente il controllo sul rispetto delle emissioni inquinanti e di conseguenza non saranno più tenuti ad esibire il noto “bollino blu”.

Per circolare sul territorio piemontese basterà che queste vetture abbiano superato, così come indicato nel nuovo Codice della strada, il controllo delle emissioni effettuato durante la revisione periodica. A stabilirlo una delibera della Giunta regionale approvata nella seduta del 27 luglio.

 

 

per informazioni:

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

AUTORIPARATORI, ELETTRAUTO, RICAMBISTI, UTILIZZATORI DI MEZZI ELETTRICI, TRASPORTO DI BATTERIE: OBBLIGO DI SOSTANZE ASSORBENTI E NEUTRALIZZANTI NEGLI IMPIANTI DESTINATI ALLO STOCCAGGIO, RICARICA, MANUTENZIONE, DEPOSITO E SOSTITUZIONE DEGLI ACCUMULATORI

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n.20 del 24 gennaio 2011, G.U. n.60 del 14 marzo 2011, vengono stabilite precise regole riguardanti sostanze assorbenti e neutralizzanti atte al contenimento di sversamenti di soluzioni elettrolitiche provenienti da accumulatori al piombo.

Su tale aspetto in questi mesi abbiamo potuto verificare che sussiste l’obbligo di dotarsi dei suddetti dispositivi, ma non è prevista alcuna sanzione in caso di inadempimento. Naturalmente, in tutti i casi di verifica ispettiva finalizzata al rilascio di autorizzazioni, concessioni, permessi, cpi,  ecc, pur in assenza di specifica sanzione, l’inadempimento potrebbe risultare ostativo rispetto al buon esito della verifica da parte degli enti preposti.

In particolare, tenendo conto delle dimensioni degli impianti, del numero degli accumulatori e del rischio di sversamenti, esso definisce la quantità delle sostanze atte ad assorbire e neutralizzare eventuali fuoriuscite accidentali, al fine di contenere e prevenire danni all’ambiente. La normativa coinvolge TUTTI GLI UTILIZZATORI DI BATTERIE AL PIOMBO.

1) Le sostanze assorbenti e neutralizzanti devono essere testate e certificate da enti e/o istituti preposti (es. laboratori universitari, ISPEL, ecc..)

2) E’ obbligatorio avere una dichiarazione rilasciata dal fabbricante della batteria (da ogni fabbricante) per conoscere il contenuto di soluzione acida espresso in litri.

Al fine di meglio comprendere la portata di tale decreto, ricordiamo le casistiche interessate:

BATTERIE DI AVVIAMENTO (ad es. ricambisti, autoriparatori ed elettrauto): batterie impiegate in campo automobilistico che sono progettate per erogare correnti elevate per poco tempo (per l’avviamento del motore):

Depositi per la vendita all’ingrosso (es. agenzie di rappresentanza): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere 200 litri di elettrolito

Depositi per la vendita al dettaglio (es. ricambisti, concessionari di auto e moto): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere 100 litri di elettrolito

Esercizi per la ricarica e la sostituzione (es autoriparatori, carrozzerie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere 25 litri di elettrolito

BATTERIE A TRAZIONE: accumulatori installati a bordo di mezzi elettrici con tensione di esercizio da 12 a 80 V (carrelli elevatori e trasportatori, transelevatori, trasportatori a pianale con operatore a birdo, ecc..)

Stazione di ricarica: area destinata al ripristino dell’efficienza delle batterie (ricarica)

· Piccoli impianti (fino a 5 batterie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 50% dell’elettrolito presente nella batteria di maggiore contenuto

· Impianti medi (fino a 20 batterie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 100% dell’elettrolito presente nella batteria di maggiore contenuto

· Grandi impianti (oltre 20 batterie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 200% dell’elettrolito presente nella batteria di maggiore contenuto

Batterie circolanti in aree private: Si ritiene sufficiente la sostanza stabilita per le postazioni di ricarica batterie (a meno che le distanze non siano troppo elevate).

BATTERIE STAZIONARIE: quelle utilizzate come fonte energetica o destinate a fornire energia in caso di interruzioni della rete

Elementi fissi: contenuti stabilmente in ambienti (es. sala batterie)

Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere tutto l’elettrolito contenuto in almeno due degli elementi della batteria per ciascuna batteria presente

Batterie portatili: locali destinati allo stoccaggio, ricarica, manutenzione e movimentazione di contenitori portatili di elementi

Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere tutta la soluzione acida contenuta in una batteria portatile ogni trenta (riferito alla batteria di maggiore capacità)

FABBRICHE DI ACCUMULATORI: criterio di sicurezza correlato ai quantitativi di elettrolito movimentato complessivamente in un giorno

TRASPORTO BATTERIE: gli automezzi adibiti al trasporto di batterie al piombo riempite con elettrolito debbono essere dotati di un quantitativo di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 10% della soluzione trasportata

Il decreto specifica inoltre che:

· La sostanza assorbente e neutralizzante deve essere preventivamente testata dalle Università e dagli Istituti specializzati;

· Il quantitativo di soluzione acida contenuta nell’elemento della batteria o accumulatore deve essere attestato dal fabbricante.

 

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

Lunedì 1 agosto ore 15.00 sala Nebiolo di Confartigianato Asti – Piazza Cattedrale  2 – conferenza stampa sul tema“FONDO DI GARANZIA PER L’AUTOTRASPORTO: le banche partner ideale per l’autotrasporto”

Interverranno:

L’On. Bartolomeo Giachino sottosegretario Ministro dei Trasporti

Francesco Del Boca Presidente Nazionale Confartigianato Trasporti

Biagio Riccio  Presidente Confartigianato Asti

A quasi 3 anni dall’istituzione della Sezione Speciale del Fondo centrale di garanzia per le PMI, dedicata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, l’Onorevole Giachino ha ritenuto importante informare gli addetti ai lavori in merito ai risultati ottenuti ed alle aspettative che questo provvedimento ha suscitato nella categoria.

sono invitate a partecipare tutte le aziende del settore autotrasporto e i referenti degli Istituti di Credito.

Il Direttore di Confartigianato Asti GiansecondoBossi:
“Questa manovra è necessaria, ma tutti dobbiamo lavorare per farla diventare una manovra utile”

“L’Italia è di fronte ad un bivio tra il ritorno alla crescita e il rischio di recessione.

Gli impegni assunti in sede europea e il severo giudizio dei mercati finanziari, sempre pronti a mettere sotto pressione la solidità della nostra finanza pubblica, come è accaduto venerdì scorso e come sta accadendo in queste ore, ci impongono di perseguire senza indugio un rigoroso percorso di controllo dei conti pubblici.

Non possiamo, tuttavia, correre il rischio di perdere di vista l’obiettivo dello sviluppo che è l’unico in grado di garantire il benessere dei cittadini, la sostenibilità del modello di welfare e il futuro delle giovani generazioni”.

Per Bossi “la manovra economica, correttamente impostata in una ottica pluriennale, per dare chiari segnali sulle linee di intervento future, e costruita con il rigore e la severità imposta dai vincoli europei, difficilmente potrà assicurare il raggiungimento di questo duplice obiettivo.

Troppo timido è il taglio ai costi della politica, troppo ampio il peso del prelievo fiscale addizionale”.
“Dall’insieme degli interventi previsti dalla manovra, dal Decreto sullo Nsviluppo, dalla legge delega per la riforma fiscale e dal disegno di leggeì sulla semplificazione –prosegue il Direttore Bossi- non emerge una spinta sufficiente per intraprendere un percorso di crescita virtuoso e duraturo.

Quel percorso fatto di immediate riforme strutturali e credibili liberalizzazioni, le uniche che possano rafforzare, nella valutazione degli investitori, la sensazione che l’Italia abbia recuperato le condizioni per risolvere i suoi problemi di crescita”.
“Le mutate condizioni dell’economia globale – sottolinea Bossi – e la forte competizione con le piattaforme produttive emergenti ci obbligano, invece, ad un cambio di fase che permetta al Paese di agganciare in modo solido il trend di crescita mondiale.

A questo fine servono la coesione e il contributo di tutte le componenti sociali ed economiche del Paeseche si devono impegnare per un nuovo e strategico progetto di sviluppo”.
Il Direttore di Confartigianato Asti si è inoltre soffermato, nel corso dell’audizione, su tre aspetti della manovra:

1) Gli studi di settore, giudicando “inaccettabile” la norma che elimina l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di motivare la riapertura delle indagini sui contribuenti una volta che essi siano risultati congrui con gli studi di settore;
2) La liberalizzazione degli orari dei negozi giudicando “negativamente” la scelta del Governo di modificare in via sperimentale la disciplina nei Comuni turistici e nelle città d’arte;
3) La riduzione dal 10% al 4% della ritenuta operata dalle banche e dalle Poste sui bonifici per le ristrutturazioni energetiche
degli edifici.

“Una scelta da accogliere con favore,  – conclude Bossi – un significativo passo avanti che deve portare ad ulteriori riduzioni per evitare alle imprese di subire ritenute che, in situazioni di margine di guadagno ridotti, possano trasformarsi in crediti d’imposta.

Manovra Confartigianato Asti – CNA Asti “Riduzione spesa pubblica improduttiva è scelta obbligata“

“La riduzione della spesa pubblica improduttiva è una scelta obbligata. Giudicheremo positivamente ogni sforzo compiuto dal Governo per costruire una manovra dagli effetti strutturali, che intervenga in una logica di programmazione di medio-lungo periodo per garantire la stabilità dei conti pubblici con criteri di rigore stringenti”.

E’ il primo commento sulla manovra approvata dal Governo espressa da Biagio Riccio, Presidente di Confartigianato Asti.

“Tuttavia – aggiunge Riccio– le scelte di contenimento della spesa pubblica non devono far venir meno l’impegno a rilanciare la crescita e la competitività del sistema economico, riducendo la pressione fiscale e la mole di costosa burocrazia che oggi grava sulle imprese”.

Secondo Riccio “la manovra costringe a misurarsi in termini di responsabilità con l’area delle riforme strutturali” e, in particolare, sulla base delle anticipazioni dei contenutidella manovra, va segnalata positivamente la misura che, allentando il vincolo del pattodi stabilità interno, ‘premia’, di fatto, risparmiandoli dai tagli, gli Enti locali virtuosi. In questo modo – secondo il
Presidente di Rete Imprese Italia – sarà anche possibile sbloccare i pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.

Inoltre, Giuseppe Pulvino Presidente di CNA Asti – apprezza l’annunciata riduzione dal 10%al 4% della ritenuta alla fonte applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano leimprese esecutrici dei lavori.

Quanto alla legge delega – continua Pulvino– per la riforma del sistema fiscale, riduzioni di aliquoteIRPEF finanziate da incrementi dialiquote IVA generano effetti depressivi sui consumi – in particolare quellidelle famiglie con livelli di reddito mediobassi – e del prodotto lordo, riteniamo si possano produrre tensioni inflazionistiche.

“Ci auguriamo – sottolineano i Presidenti di Confartigianato Asti e CNA Asti – che le misure varate dal Governo siano sufficienti per mantenere il nostro Paese al riparo dalleturbolenze finanziarie che investono l’Europa”.

Il Ministero dell’Interno ha diramato la circolare allegata che chiarisce i termini di applicabilità  del decreto sui divieti integrativi, con particolare riferimento alla data  odierna. Nello specifico il Ministero chiarisce che il decreto in questione produrrà i propri effetti solamente dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che dovrebbe aver luogo domani 23 luglio.

Pertanto, sentito anche il comando di Polizia Stradale, oggi, non c’è il divieto di circolazione.