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Il prossimo 16 aprile alle ore 10,00 presso l’Auditorium della Banca Popolare di Novara, in Piazza San Carlo a Torino, si terrà il Convegno Unitario

“Chi può metterci le mani?”

Si tratta di un’iniziativa contro l’abusivismo a favore della professionalità di Estetisti ed Acconciatori.

Per maggiori dettagli sul tema e suoi relatori scaricare l’invito.

Per l’adesione è necessario segnalare la partecipazione all’Ufficio Categorie di Confartigianato Asti al n. 0141/5962 int. 04 (Sig.ra Cristina Baccichetto).

 

Nei prossimi mesi verrà attivato presso l’Ecocentro Comunale di Asti un nuovo sistema di accesso tramite “badge” per regolamentare l’accesso all’impianto stesso per tutte le utenze non domestiche (aziende).

 Tale sistema “elettronico” prevede la sottoscrizione da parte degli utenti di un’apposita Convenzione che gestirà le modalità di accesso all’impianto e sarà rilasciata per ogni automezzo che conferirà i rifiuti all’Ecostazione.

Sarà preventivamente necessario verificare che le aziende che intenderanno stipulare la Convenzione siano in regola con la normativa vigente in materia ambientale ossia siano in possesso dell’autorizzazione al trasporto dei rifiuti rilasciata dall’Albo Gestori Ambientali (ex. Art. 212 c. 8 D.lgs. 152/06) e siano in regola con il pagamento della TIA (ex Tassa Rifiuti Solidi Urbani come posizione aziendale).

 Pertanto chi fosse interessato a procedere con le verifiche del caso può rivolgersi all’Ufficio Ambiente della Confartigianato di Asti – Sig.a Antonella Giraudi – tel. 0141/5962 int. 24 oppure indirizzare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica antonella@confartigianatoasti.com.

Non sono norme, ma sono documenti molto attesi dagli operatori che – sempre più spesso – hanno bisogno di riferimenti ufficiali in tempi brevi, per dare un assetto migliore al mercato e per preparare i contesti di sviluppo per le future (auspicate) attività di normazione.

Allegato

Per informazioni

Punto Uni  Asti – Piazza Cattedrale, 2 – Asti – Tel. 0141.5962

 

Le bollicine docg più brindate al mondo” e l’augurio “alla salute” declinato, oltre che in italiano, in sei lingue diverse, comprese quelle russa, giapponese e cinese. Sono gli slogan “gridati” sulla facciata del nuovo stand, una struttura da quasi 600 metri quadrati, quartier generale del Consorzio per la Tutela dell’Asti docg e del Moscato d’asti docg, protagonista anche quest’anno, al 46° Vinitaly in calendario dal 25 al 28 marzo a Verona.
E nell’’80° anniversario di fondazione del Consorzio, costituitosi nel 1932, ecco che questi slogan sottolineano la vocazione “glocal”, cioè insieme locale e globale, dell’Asti docg e del Moscato d’Asti docg, vini che si producono in Piemonte, ma che sono conosciuti, apprezzati e venduti in tutto nel mondo.
Del resto l’area espositiva al Vinitaly (padiglione 7B, stand E 2-3 e D 2-3) è stata realizzata come un percorso virtuale che conduce dalla vite al calice in modo da permettere al visitatore di conoscere ogni aspetto delle tradizioni e delle innovazioni che hanno fatto di questi due vini le bollicine docg italiane più famose al mondo.
La progettazione, come nel 2011 quando il Consorzio presentò un sorprendente stand polisensoriale dedicato al rapporto tra vino e cinque sensi, è stata affidata all’architetto astigiano Andrea Capellino che spiega: «È corretto pensare al nuovo stand del Consorzio dell’Asti come l’interno di una collina del moscato intesa come scrigno che racchiude un mondo inimitabile e unico nel suo genere, fatto di tradizioni e tecnologia, di storia e innovazione, di passato che serve a consolidare il presente e il futuro».
L’idea del designer è stata quella di creare una sorta di macchina del tempo che, attraverso aree multimedia, immagini evocative, touchscreen, testimonianze e reportage fotografici, sia in grado di trasportare il visitatore indietro e avanti nel tempo, «Tenendo la bussola su un itinerario – annota Capellino – dove vecchio e nuovo non sono contrapposti, ma facce diverse che compongono un unico insieme, il quadro unitario di una filiera del moscato che mantiene la sua base nelle radici della vite affondate nella terra delle colline astigiane, alessandrine e cuneesi, e che ha il suo vertice nei calici colmi di Asti docg e di Moscato d’Asti docg simboli delle celebrazioni dei momenti più belli e significativi della vita, dovunque nel mondo».

Le attività del Consorzio dell’Asti al Vinitaly non si fermeranno alla pura presenza dell’area espositiva.

Dice il presidente Paolo Ricagno: «Tra i compiti istituzionali dell’ente, oltre alla tutela, c’è quello della promozione e valorizzazione della denominazione Asti. La vetrina del Vinitaly di Verona è un’occasione preziosa, non solo per far conoscere l’Asti docg e il Moscato d’Asti docg, ma anche per consolidare quel primato che ha portato questi due vini a vendere nel 2011 oltre 107 milioni di bottiglie nel mondo»

Aggiunge il direttore del Consorzio di Tutela, Giorgio Bosticco: «Il Vinitaly è una importante finestra sul mondo enologico che serve anche per sentire umori e individuare prospettive commerciali e di consumo. Il salone scaligero è un’antenna che raccoglie segnali utili per le aziende del comparto della denominazione Asti docg. In questo senso, con la sua partecipazione, il Consorzio non solo afferma la presenza di un settore che resta strategico per l’economia piemontese e italiana e per il Made in Italy, ma analizza e rilancia i dati e le informazioni che arrivano da questa grande kermesse vinicola»

E tra le iniziative e gli eventi che vedranno come location proprio lo stand consortile da segnalare i seminari e le “pillole” sull’Asti condotte dall’enologo Lorenzo Tablino. Seminari e “pillole” che verteranno sulle tradizioni, tecniche e curiosità enologiche legate alle bollicine dolci piemontesi docg, si svolgeranno da domenica 25 a mercoledì 28, con tre appuntamenti giornalieri secondo questo calendario: domenica 25 alle 11,30 – 13,30 – 16,30; lunedì 26 alle 11,30 – 13.30 – 15,30; martedì 27 alle 11,30 – 13,30 – 15,00; e mercoledì 28, ultimo giorno del Vinitaly, alle 11,00 – 13,00 – 14,30.

Inoltre nello stand dell’Asti, per tutta la durata del salone veronese, funzionerà il punto degustazione con l’Asti docg e il Moscato d’Asti docg utilizzati nella preparazione di cocktails o proposti in purezza in abbinamento alle specialità dolci e salate della zona classica di produzione elaborate dai maestri artigiani aderenti alla Confartigianato di Asti.

I dati dell’Asti

– Anno di costituzione del Consorzio di Tutela: 1932
– Area di produzione del vitigno moscato bianco docg: 9.700 ettari
– Territorio: 52 Comuni tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo
– Anno di riconoscimento della docg: 1993
– produzione 2011: 107 milioni di bottiglie (+15% vs 2010) 82 milioni di Asti docg (+13% vs 2010), 25 milioni di Moscato d’Asti docg (+25% vs 2010)
– Mercati: 85% export, 15% Italia

Per valorizzare l’eredità imprenditoriale italiana, premiando e rendendo visibili le aziende che nel tempo hanno saputo coniugare tradizione e innovazione, nel 2010 Unioncamere ha istituito il Registro nazionale delle imprese storiche. Vi risultano già iscritte circa 1.800 aziende ultracentenarie selezionate da 66 Camere di commercio.
In occasione delle celebrazioni per i 150 anni del Sistema Camerale Italiano (il 6 luglio 1862 il Parlamento italiano promulgava la legge istitutiva delle Camere di Commercio), sono state riaperte le iscrizioni.

Possono candidarsi tutte le imprese senza distinzione di forma giuridica e settore economico – che alla data del 31 dicembre 2011 risultino iscritte al Registro delle imprese e ancora attive nel medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni.
Le candidature devono essere presentate entro il 23 marzo alla Camera di Commercio di Asti che provvederà a inoltrarle a Unioncamere. Le realtà produttive inserite nel Registro Storico (www.unioncamere.gov.it) potranno, tra l’altro, fregiarsi del logo appositamente predisposto da Unioncamere.

Bando

modulo di domanda e le modalità di consegna.

Martedì 14 febbraio 2012 presso il Comune di Asti, l’assessore al Lavoro e Sviluppo, Piero Mora e il sindaco Giorgio Galvagno, hanno presentato le iniziative che l’amministrazione ha messo in atto per favorire l’inserimento lavorativo dei residenti in città.

Gli interventi sono riservati esclusivamente ad attività e lavoratori residenti nel Comune di Asti.

Il presente piano di sostegno al lavoro prevede un investimento di 129.552 euro suddiviso su tre bandi aperti da mercoledì 15 febbraio fino a venerdì 23 marzo.

Il primo bando prevede il reinserimento dei lavoratori di età superiore ai 50 anni che operano nel settore artigianato, anche provenienti da liste di mobilità, mediante la concessione di contributi per la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato (minimo 12 mesi) o indeterminato.

Il secondo bando prevede tirocini formativi e di orientamento per l’inserimento di giovani laureati e diplomati, in collaborazione con le associazioni datoriali di categoria e gli ordini professionali.

Il terzo bando è rivolto all’impiego, temporaneo e straordinario in progetti “Cantieri di lavoro”, di 10 giovani disoccupati da inserire all’interno del Comune di Asti.

I bandi completi e la modulistica sono reperibili al seguente indirizzo internet http://www.comune.asti.it/appalti-concorsi/avviso-sito.shtml.

 

Confartigianato Asti
Armando D’Alfonso
Consulente del Lavoro
Tel. 0141/5962 interno 38
Fax 0141/599702

LE IMPRESE DI CARROZZERIA ITALIANE
CHIEDONO AL GOVERNO ED AL PARLAMENTO
CONCORRENZA VERA E
LIBERTA’ DI SCELTA PER L’AUTOMOBILISTA
NEL MERCATO DELLA RIPARAZIONE DEGLI AUTOVEICOLI.

ROMA 8 FEBBRAIO 2012 ore 10,30- 12,30
SALA CAPRANICHETTA
(Piazza MONTECITORIO, 131)

Alle ore 15.30 di martedì 7 febbraio,  si è svolta l’audizione delle Associazioni Nazionali dei Carrozzieri.

Confartigianato Carrozzieri ha valutato l’incontro positivo avendo riscontrato attenzione e disponibilità da parte dei Senatori presenti.

Tuttavia si conferma la manifestazione di mercoledì 8 febbraio in Piazza Montecitorio.

Nell’allegare copia del documento presentato e illustrato in Commissione codesto ufficio si riserva di trasmettere tempestive comunicazioni sugli sviluppi.

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

 

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE

Moderatore        Roberto PIPPAN   RAI Radio 1

Saluto introduttivo

Bruno TOSI

– Presidente Nazionale CNA/Unione Servizi alla Comunità

La proposta

Silvano FOGAROLLO

– Presidente nazionale ANC/Confartigianato

La parola ai Parlamentari

Saluto conclusivo

Mario Coltelli – Presidente nazionale Casartigiani/Autoriparazione

Siamo nuovamente a scriverLe in qualità di rappresentanti della provincia di Asti di quel mondo lavorativo , ormai provatissimo, della micro e piccola impresa.
Non le nascondo la delusione che abbiamo provato nel leggere il decreto “Salva Italia”, un decreto che cancellava senza colpo ferire tutti i patti economici sui quali si fondava il lavoro nel nostro paese.
Pensioni, contributi, accise, iva, sanità e molto altro, ha cessato di esistere nella forma che conoscevamo modificando la programmazione di vita che le persone avevano pianificato.
Ma ancora più delusi, se non addirittura scioccati, lo siamo stati quando abbiamo appreso quanto contenuto nel “Cresci Italia”. Dall’alto della sua esperienza, ci saremmo aspettati ben altro .
Ma procediamo con ordine. A nostro avviso, il primo problema da affrontare in Italia è il lavoro. Le condizioni essenziali perché esso si sviluppi sono almeno tre: la prima sono i costi, tutti i costi. E’ riduttivo fermarsi all’ irpef, quando sul lavoro gravano le accise sui carburanti, le addizionali sulla corrente, le addizionali regionali, comunali e nazionali, il vettoriamento, l’irap e l’ires, i costi di insediamento che si trascinano dietro gli oneri di urbanizzazione, i costi per le pratiche, e soprattutto, i tempi biblici che occorrono per realizzare anche la più minuscola delle cose , e si sa, il tempo è denaro.
La seconda condizione essenziale è il credito. Non sono solo i tassi di interesse a rendere questo servizio più o meno appetibile ma bensì la serietà degli istituti bancari. Per la seconda volta in tre anni, stiamo assistendo al “rientro” selvaggio da parte di grandi gruppi bancari, obbligati a ridurre gli impieghi per il loro deficit patrimoniale, certamente non originato dalle condizioni di mercato ma bensì la gestione politico-garibaldina riconducibile al pressing degli azionisti sugli amministratori delegati, obbligati a fare utili utilizzando finanza creativa o peggio. La scorrettezza del sistema la si è toccata con mano con i bond argentini, i titoli Parmalat, Cirio e molte altre porcate minori, passate sotto silenzio dei media e delle autorità di vigilanza. Il grottesco, lo si evince apprendendo le liquidazioni degli A.d. , che in un caso hanno superato addirittura i 40 milioni di euri. Ma queste banche, godono dell’appoggio incondizionato dello stato, dei politici e della BCE, vengono pesantemente finanziate a tassi ridicoli e vogliono vendere il denaro a prezzi folli, chiedendo di elevare la soglia di usura fino al 20%, e quando non soddisfatte, usano i depositi delle famiglie come armi di ricatto. Su di esse sarà necessario fare una scelta, ovvero dividerle in rami d’affari ed in rami di investimento, e chi sbaglia, come per tutti i “normali” Italiani, deve pagare.
Il terzo problema è la certezza del diritto. In questo momento peggiora la situazione dei pagamenti, dove i grossi committenti e le amministrazioni pubbliche stanno mettendo in serio pericolo l’esistenza stessa delle nostre aziende. L’impennata degli interessi attivi, che supera di molto il rendimento percentuale ottenibile con il lavoro, ha acuito la pessima abitudine a trattenere sul conto corrente i soldi destinati al pagamento delle fatture dei piccoli imprenditori, utilizzando la propria posizione dominante per troncare sul nascere qualunque rivendicazione suonando il classico motivo “se t’azzardi, non lavori più”. Dall’altro versante, le amministrazioni pubbliche, tutte obbligate al falso di bilancio dal patto di stabilità, chiudono i loro conti pareggiando per “cassa”, una dotazione ottenuta non pagando le aziende. In questo marasma, si insinua la cattiveria dello stato, che dopo non averti pagato quanto dovuto, ti scatena contro Equitalia, forse nella speranza di farti fallire, creando una posta straordinaria che diventa un premio di produzione per qualche zelante funzionario pubblico.
Come dicono gli investitori esteri, non vengono in Italia, nonostante riconoscano una qualità della vita straordinaria ed una classe imprenditoriale buona, per la magrezza della governance.
Secondo il nostro punto di vista, portare i giovani ad aprire una propria attività con la spesa di un euro non è un regalo, ma temiamo che si trasformi in un incentivo al suicidio economico , condizionando, visto le regole vigenti, il futuro di persone che non hanno minimamente idea a che cosa vanno incontro.
Inoltre, il lavoro nero, o meglio, il tentativo di sopravvivere di tante persone alla disgrazia del licenziamento o della cassa integrazione, incombe su chi ha sempre pagato e vive questa forma di concorrenza sleale come un altro peggiorativo al già funesto periodo.
Come abbiamo sempre sostenuto, dalle crisi si esce lavorando, ma lo stato ne deve creare le condizioni: poche regole certe e granitiche, la parità di dignità tra lo stato ed i contribuenti, e soprattutto la certezza di essere tutelati in quanto produttori di posti di lavoro, lasciando momentaneamente da parte, tutte quelle categorie finanziarie che oggi hanno avuto tutto a scapito di chi effettivamente lavorava.
Abbiamo molte idee, noi che siamo la prima linea della difesa dei nostri associati,alcune le abbiamo messe in pratica ricavandone ottimi frutti. L’affitto di poltrona, la riemersione dal lavoro nero, l’accompagnamento e il tutoraggio di vecchi e nuovi imprenditori, la possibilità di gestire direttamente i fondi europei, l’insegnamento ai ragazzi di mestieri si manuali ma ad altissimo valore aggiunto tecnico e manuale sono da sempre patrimonio dell’artigianato, una categoria che possiede un capitale immateriale elevatissimo fatto di genialità, intelligenza e dignità,un patrimonio diffuso in tutta la nostra straordinaria penisola.
Abbiate il coraggio di incontrare chi rappresenta veramente il buono del nostro paese: insieme, dall’alto della Vs. formazione unita alla strepitosa capacità pratica che ci contraddistingue, siamo perfettamente in grado di governare la barca su qualunque mare ci si presenti.
In attesa di un Vostro graditissimo cenno di risposta, porgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.

link filmato lettura lettera del Presidente Riccio davanti alla Prefettura:http://www.youtube.com/watch?v=FOaRSsRYrOA

Aggiornamento del 23 gennaio 2012:

Unatras sospende il fermo

L’Esecutivo di Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell’Autotrasporto merci), riunito il 18 gennaio 2012 a Roma, ha affrontato le questioni che hanno portato alla proclamazione del fermo dei servizi. scarica l’integrale del comunicato

Il Ministro Passera: “400 mln per autotrasporto merci non saranno ridotti, presto decreto”

Il settore è vitale. Arriva norma per rimborso trimestrale accise – Il decreto ministeriale che ripartisce i 400 milioni per il settore dell’autotrasporto previsti dalla Legge di Stabilità per il 2012 “è già stato predisposto e sarà prossimamente sottoscritto”. (segue) scarica il testo integrale del resoconto question time alla Camera

Lo ha riferito il ministro per lo Sviluppo economico e le Infrastrutture, Corrado Passera, sottolineando che queste risorse “non saranno soggette a riduzione”.

Passera, nel corso del Question Time alla Camera, ha affermato che il governo “intende riservare al settore dell’autotrasporto di merci per conto di terzi un’attenzione particolare trattandosi di un settore vitale per il rilancio dell’economia del Paese anche tenuto conto del fatto che l’80% della nostra merce viaggia su gomma e che il settore ha fortemente risentito della grave crisi economica e finanziaria degli ultimi anni”. “In vista dell’adozione dei provvedimenti sullo sviluppo e in relazione al fermo di categoria – ha spiegato il ministro – lo scorso 11 gennaio si è svolto un incontro con le associazioni del settore per fornire indicazioni sulle nostre iniziative dirette a risolvere i problemi evidenziati dalla categoria”.

E a proposito dei costi minimi di esercizio, ha precisato, “il governo ha già accolto un Odg del Parlamento in tal senso condividendo pienamente la necessità di riconoscere agli autotrasportatori la copertura dei costi incomprimibili della sicurezza”. Inoltre, ha proseguito, “è in via di conclusione il procedimento di emanazione del decreto che disciplina le procedure per l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 83bis del decreto 112 del 2008 concernenti la tutela della sicurezza stradale”.

Quanto all’aumento del costo del gasolio, il titolare dello Sviluppo ha riferito che “sono state accelerati rispetto agli anni scorsi gli adempimenti burocratici necessari per il rimborso 2011 delle accise e pertanto le imprese di autotrasporto possono già presentare domanda per procedere compensazione alla prima scadenza utile”. Passera ha aggiunto che “è stata predisposta una norma volta a consentire dal 2012 il rimborso su base almeno trimestrale che sarà inserita in uno dei prossimi interventi legislativi”.

Infine, sull’attuazione del regolamento per l’accesso alla professione di trasportatore, l’esecutivo, ha concluso, “è disponibile a riesaminare e approfondire la questione anche mediante la presentazione di apposita norma anche all’interno di uno dei provvedimenti di prossima emanazione”.

 

Il fermo di oggi lunedì 23 gennaio è gestito da TRASPORTOUNITO sigla non aderente a UNATRAS.

 

per ricevere notizie in tempo reale scrivere al seguente indirizzo:

davide@confartigianatoasti.com

Aggiornamento del 16 gennaio 2012:

Il Comitato Esecutivo dell’Unatras è stato convocato per il giorno 18 gennaio 2012 presso la sede di Confartigianato Trasporti per le dovute valutazioni in merito alla vertenza con il Governo.

Resto a disposizione per eventuali comunicazioni in merito:

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

 

Notizia del 28 dicembre 2011:

Conftrasporto, Confartigianato Trasporti e Sna Casa hanno comunicato ufficialmente la proclamazione dello “sciopero” dei camion, che sarà attuato

dalle ore 00:00 di lunedì 23 gennaio alle ore 24:00 di venerdì 27 gennaio 2012.

Il fermo averbbe dovuto essere proclamato dall’intera Unatras, ma la dissociazione di Fita Cna ha spinto i vertici dell’unione a far aderire le singole associazioni.

La decisione di confermare il fermo è giunta dopo la riunione al ministero dei Trasporti del 22 dicembre 2011, dove non ha partecipato il viceministro Ciaccia, rappresentato dal diretto generale Finocchi.

Quest’ultimo ha chiesto agli autotrasportatori di rivedere le norme sui costi minimi, ottenendo un rifiuto da parte del presidente nazionale di Unatras Francesco Del Boca e del segretario Pasquale Russo. Gli autotrasportatori hanno anche chiesto il pagamento mensile dei rimborsi sulle accise del gasolio.

Per info contattare:

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702