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IMPORTANTE

A seguito dell’approvazione della D.G.R. 32-7605 del 28 settembre 2018, il CIT verrà modificato per recepire operativamente le novità introdotte.
Il rilascio avverrà nei primi giorni di novembre 2018 e verranno inviate in seguito apposite comunicazioni di fermo servizio.
Come sempre saranno notificate le principali novità e verrà aggiornato il manuale d’uso.
Nei giorni precedenti il rilascio occorre verificare che non esistano libretti o REE in bozza perché tali situazioni dovranno forzatamente essere eliminate dal database.

Ricordiamo ancora le principali modifiche metodologiche introdotte dalla DGR ovvero:

– la misurazione delle emissioni di NOx in mg/kWh al fine di consentire una immediata verifica della rispondenza ai requisiti in materia di inquinamento;

– l’ampliamento dei soggetti che possono accedere al CIT sia per la consultazione che per il caricamento di dati;

– la ridenominazione del cosiddetto “Bollino Verde” in Rapporto Tecnico di Controllo dell’Efficienza Energetica (REE);

– la compilazione dei dati catastali, che diventa facoltativa. Si ribadisce che e’ obbligatoria e vincolante quella dell’indicazione dei codici POD e PDR;

– la registrazione sintetica delle attività di manutenzione e delle relative scadenze.

 

Pertanto in vista dei prossimi aggiornamenti ed in chiusura degli incontri seminariali di categoria del 2018 la Confartigianato ha organizzato un incontro a tema che si terrà a Lingotto Fiere in occasione di Restructura il prossimo 16 novembre 2018. 

clicca qui per scaricare l’Invito

Visto l’argomento trattato e la disponibilità di posti limitata a numero 150 con la presente consigliamo alle aziende interessate di procedere prima possibile alla registrazione per la partecipazione in quanto le richieste saranno valutate in base all’ordine di arrivo.

Ufficio Categorie di Confartigianato Asti – Cristina Baccichetto 0141.596204

 

Smog: decisa l’area off limits di Asti

Identificata l’area interdetta alle auto più vecchie, ecco cosa succederà prima di attivare il blocco del traffico

La delibera quadro 482 è stata approvata in Giunta martedì pomeriggio, ma già ieri, giovedì, un primo incontro tecnico si è svolto in Comune per rendere operative le linee guida dettate dalla Regione, recepite e adeguate dall’amministrazione Rasero in quello che diventerà il nuovo piano antismog di Asti. L’obiettivo è preparare un piano funzionale per fermare le auto più inquinanti nelle giornate da bollino rosso, quando maggiore diventa l’inquinamento dell’aria dovuto al Pm10 e al biossido di azoto. «Non un fermo indiscriminato che paralizzerebbe tutta la città, – spiega il vice sindaco e assessore all’ambiente Marcello Coppo – ma un piano funzionale, che recepisca le indicazioni della Regione senza danneggiare chi lavora e non può lasciare a casa il proprio veicolo, ad esempio gli artigiani. Quello che abbiamo potuto fare è stato intervenire identificando un’area off limits con parcheggi che potranno comunque essere raggiunti da tutti seguendo percorsi obbligati».

 

Si fermano i diesel Euro 1, 2 e 3 e i benzina Euro 0 e 1

Per abbattere l’inquinamento è stata disposto il fermo, ma solo nei giorni critici, dei veicoli diesel Euro 1, 2 e 3 e dei veicoli a benzina Euro 0 e 1. Se i dati del monitoraggio Arpa dovessero segnalare una situazione di smog molto preoccupante, il divieto scatterebbe anche per i veicoli Euro 4. Ma non in tutta la città, dal momento che gli uffici del Comune hanno identificato un’area ben delimitata dove sarà impedito l’accesso ai mezzi colpiti dal fermo.

La zona interdetta è la ZTM estesa verso est e, in particolare, l’anello urbano compreso indicativamente tra viale Partigiani, corso Dante, via Gandolfino Roreto, strada Fortino, corso Volta, corso Casale (fino al bivio con corso Alessandria), corso Palestro, via Antica Cittadella, corso Felice Cavallotti, piazza del Palio, corso Matteotti, corso Don Minzoni e piazza Torino. Tutte le piazze, strade e vie all’interno di questo anello faranno parte della zona salvaguardata dai mezzi inquinanti, ma gli automobilisti potranno raggiungere i principali parcheggi in piazza del Palio, in zona Tribunale, ex Caserma Felizzano, il multipiano di Via Testa, l’area di sosta dietro l’ex Way Assauto e il Babilano. Esclusa dalle deroghe d’accesso piazza Alfieri che potrà essere raggiunta solo dai veicoli autorizzati a circolare.

On line gli aggiornamenti

L’ordinanza del sindaco Rasero, propedeutica ad attivare il fermo delle auto, sarà comunque oggetto di una capillare campagna informativa verso agli automobilisti tramite adeguata cartellonistica riportante le misure strutturali e temporanee adottate. Sul sito internet del Comune sarà predisposto un’apposita sezione dove conoscere, in tempo reale, il grado di inquinamento e accertarsi se sia possibile viaggiare con i veicoli più datati.

L’ordinanza resterà sempre in vigore, quindi se entrare o meno nella zona “tutelata” dipenderà solo dalle condizioni climatiche del giorno in questione e dai dati dell’Arpa.

Fuori dalla ZTM allargata sarà sempre possibile viaggiare, indipendentemente dal tipo di veicolo usato, e lo stop ai mezzi inquinanti sarà in vigore dal lunedì al venerdì tra le 8.30 e le 18.30. Sabato e domenica non si prevedono blocchi di alcun genere. Ancora da capire eventuali deroghe e se concedere a proprietari o affittuari di garage o posti auto in centro il diritto a raggiungerli durante il fermo dei mezzi.

Dieci giorni prima dell’entrata in vigore

Indicativamente ci vorranno una decina di giorni per predisporre la parte più operativa del piano antismog che prevede una massiccia campagna di informazione tramite gli organi di stampa.

Si pensa di istituire due tipi di semafori: arancione o rosso, a seconda del livello delle polveri sottili e in base all’allerta scatteranno i divieti su cui vigileranno gli agenti della polizia municipale.

 

Allegati:

allegato 1 DGR Piemonte.pdf
allegato 2 Smog_B_formatoA0_s.pdf
allegato 3 Delibera N.482 del 16/10/2018

 

Ufficio Categorie – Formazione – Sicurezza

Cristina Baccichetto                                                   Davide Marino                                                          

Referente  Settori:                                                                                     Referente  Settori:

Artistico, Benessere, Comunicazione,                                                     Alimentazione, Autoriparazione

Impianti, Metalmeccanica                                                                                                Legno, Trasporti

email:

cristina.b@confartigianatoasti.com                                                        davide@confartigianatoasti.com

tel. 0141/596204  fax 0141/599702

“La Regione Piemonte destinerà nei prossimi mesi 4 milioni di euro (2 milioni del fondo regionale Por -Fesr e 2 milioni messi a disposizione dal Ministero dell’ambiente) al bando, attivo a partire da inizio dicembre, per la sostituzione del parco auto del Piemonte con veicoli commerciali a basso impatto ambientale, a seguito delle limitazioni previste dal piano Antismog, in vigore dal prossimo 15 ottobre”. Ad annunciarlo in data 9 ottobre in aula, nell’ambito delle question time, l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco. Con l’entrata in vigore delle misure antismog, in Piemonte resteranno ferme, per sei mesi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, circa 196 mila auto Euro3 diesel. Le misure di rottamazione non riguarderanno solo privati cittadini ma anche veicoli impegnati in attività di commercio, artigianato e piccole imprese. “La giunta regionale – ha puntualizzato Balocco- ha adottato uno schema di ordinanza tipo per consentire un’attuazione omogenea sul territorio regionale delle limitazioni strutturali e temporanee previste dall’Accordo di programma del Bacino Padano. Tenuto conto delle risorse a disposizione e della numerosità del parco veicolare, abbiamo deciso di indirizzare il bando a specifici settori. Il settore che, attualmente, presenta maggiori criticità in termini di vetustità del parco circolante e in termini di impatto sull’atmosfera risulta quello dei veicoli commerciali. Stiamo inoltre lavorando alla predisposizione di specifici trasferimenti nazionali per avviare investimenti sulla mobilità collettiva e privata a partire dal 2019”.

Ieri 10 ottobre 2018 si è concluso il primo corso “PES/PAV/PEI – CEI 11-27” organizzato da Confartigianato Asti.

Un percorso formativo di 16 ore che ha riguardato la sicurezza relativa ad interventi su auto elettriche e ibride, rivolto a tutte le imprese di autoriparazione che nella propria attività ne possono venire a contatto.

Il corso, al quale hanno partecipato imprese della provincia di Asti e che ha avuto come docente l’Ing. Stefano Canali di MotorD.A.T.A.Srl e TEXAEDU.

Come è noto il D.Lgs. 81/08 all’art.82 prevede che l’esecuzione di lavori su parti in tensione sia affidata a lavoratori abilitati dal datore di lavoro ai sensi della pertinente normativa tecnica di riferimento (CEI 11-27) andando ad individuare i vari profili:

  • PES (Persona Esperta)
  • PAV (Persona avvertita)
  • PEI (Persone Idonee).

Inoltre l’art.37 del D.Lgs. 81/08 prescrive l’obbligo per il datore di lavoro di formare ciascun lavoratore in materia di salute e sicurezza anche con riferimento ai rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni, e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore di appartenenza. Risulta quindi necessario formare tutto il personale addetto ai lavori elettrici con particolare riferimento al rischio elettrico.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Confartigianato Asti telefonando al numero 0141/5962 int.05, o scrivendo una mail all’indirizzo davide@confartigianatoasti.com

            Com’è noto da tempo, se l’impianto è autonomo la responsabilità dei controlli è dell’occupante dell’unità immobiliare (proprietario o inquilino che sia). Semplici gli accorgimenti da seguire, primo fra tutti un consiglio indispensabile, in questo caso più che altro al proprietario: se la caldaia ha più di 15 anni è decisamente opportuno preventivarne l’acquisto di una nuova e le migliori, sotto il profilo del rendimento e dei costi, sono quelle a condensazione.

Tutti gli impianti di riscaldamento autonomo devono essere periodicamente manutenuti (la cadenza dipende dal tipo di apparecchio) e se hanno più di 4 anni di vita è necessario anche che il tecnico compili il rapporto di controllo sull’analisi dei fumi.  L’elenco delle imprese cui rivolgersi per effettuare “il tagliando della caldaia” è disponibile sul Catasto Impianti termici (http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/810-catasto-impianti-termici)

            Se l’impianto invece è centralizzato spetta all’amministratore di condominio assicurarsi che tecnici specializzati vengano periodicamente a controllare. Il capitolo più importante, per questo tipo di caldaie, è quello delle termovalvole, divenute ormai obbligatorie dal giugno dello scorso anno. Per la loro installazione ci pensa la ditta incaricata in assemblea condominiale, ma serve appunto una delibera e la responsabilità della mancata adozione è a carico dei singoli proprietari. In certi casi l’installazione delle termovalvole può essere esclusa se esiste una specifica perizia che escluda tecnicamente la possibilità del loro posizionamento. 

            In generale, comunque, si tratta di un fenomeno ormai residuale, così come sono sempre meno i condomini ancora non in regola. I controlli, sia per quanto riguarda le caldaie autonome sia per quelle centralizzate, spettano alle Province. 

            Infine, sempre nell’ambito della campagna di sensibilizzazione in tema di efficienza energetica, un apposito filone sarà dedicato alla necessità di dotarsi dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), documento obbligatorio per ottenere l’agibilità di un nuovo edificio e per la compravendita o locazione di edifici esistenti. Se ne occupa un professionista esperto, che stila una sorta di “pagella” per l’immobile: è un documento utile proprio perché da questo è possibile trarre spunto per individuare gli interventi più significativi ed economicamente convenienti da effettuare a casa propria.

 Maggiori info su www.regione.piemonte.it/energia/efficienza_energetica.htm

Ufficio Categorie – Formazione – Sicurezza Confartigianato Asti

Cristina Baccichetto: Referente Settori: Artistico, Benessere, Comunicazione, Impianti, Metalmeccanica email: cristina.b@confartigianatoasti.com

Davide Marino: Referente Settori: Alimentazione, Autoripazione, Legno, Trasporti email: davide@confartigianatoasti.com

Si rende noto che in data 4 ottobre è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte la Deliberazione della Giunta Regionale 28 settembre 2018, n. 57-7628 e scaricabile qui.

La Delibera conferma quanto era stato anticipato ovvero un appesantimento delle misure restrittive e a una previsione di deroghe insufficienti e con numerose incongruenze.

La presente DGR in sostanza prevede:

–          lo schema di ordinanza sindacale tipo per le misure strutturali e temporanee da adottarsi nei comuni dell’Agglomerato di Torino e nei comuni con popolazione maggiore di 20.000 abitanti, nei quali risulta superato uno o più valori limite del PM10 o del biossido di azoto per almeno 3 anni, anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni, anche al fine di consentire un’attuazione omogenea sul territorio regionale delle limitazioni strutturali e temporanee, previste dall’Accordo di Programma del Bacino Padano. Tale schema di ordinanza contiene le misure restrittive, peggiorative rispetto a quelle previste nell’Accordo Bacino Padano;

–          il nuovo elenco dei comuni dell’Agglomerato di Torino e dei comuni con popolazione maggiore di 20.000 abitanti, nei quali risulta superato uno o più valori limite del PM10 o del biossido di azoto per almeno 3 anni, anche non consecutivi, nell’arco degli ultimi cinque anni, che sostituisce l’Allegato 2 alla d.g.r n. 42-5805 del 20 ottobre 2017 (Accordo Bacino Padano);

–          la precisazione che i divieti, di cui al punto 2, lettere a) e b) della deliberazione della Giunta regionale 14 settembre 2018, n. 29-7538 riguardano unicamente i generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con potenza nominale inferiore a 35 kWh.

qui di seguito il servizio andato in onda al TG3 Piemonte del 6 ottobre unitamente alla rassegna stampa.

 

 

Anche quest’anno il sistema camerale piemontese e la Regione Piemonte con la collaborazione delle Associazioni di categoria artigiane (Confartigianato, CNA, CasArtigiani), organizzano la collettiva le aziende artigiane ed agricole piemontesi ad AF – L’Artigiano in Fiera, uno degli appuntamenti fieristici più attesi dagli imprenditori e dagli operatori che avrà luogo a Milano (Polo di Rho-Pero) dal 1° al 9 dicembre 2018.

La partecipazione alla manifestazione è subordinata alle condizioni di ammissione previste dal regolamento generale della manifestazione. Pertanto nella collettiva regionale saranno ammesse, previa verifica dei requisiti da parte dell’organizzatore GE.FI S.p.A., le aziende con produzione propria di abbigliamento e accessori, articoli da regalo e oggettistica, gioielleria e oreficeria, mobili e complementi d’arredo, prodotti enogastronomici, in regola con il pagamento del diritto annuale e con i versamenti contributivi e previdenziali (DURC).

Nello specifico, la Camera di Commercio di Asti ha destinato risorse per € 5.000,00 al sostegno delle imprese astigiane che partecipano alla collettiva Piemonte ad AF – L’artigiano in fiera 2018 prevedendo un contributo massimo di € 500,00 lordi ad azienda, commisurato a uno stand di mq 12. Il contributo sarà concesso fino ad esaurimento delle risorse disponibili in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande di partecipazione. In aggiunta al sostegno economico camerale, è previsto, per le sole imprese artigiane, un ulteriore contributo in abbattimento delle spese concesso dalla Regione Piemonte commisurato a diverse variabili (da un min. di € 450,000 ad un massimo di € 1.200,00, come dettagliato nell’allegata nota informativa).

In allegato si inviano la circolare informativa e la modulistica. Le imprese interessate dovranno trasmettere alla Camera di Commercio di Asti, mediante posta certificata (segreteria@legalmail.at.camcom.it), entro e non oltre 15 ottobre 2018 quanto segue:

  • domanda di adesione (Allegato 2) e dichiarazione De Minimis (Allegato 3) debitamente compilate e sottoscritte dal titolare/legale rappresentante,
  • attestazione di pagamento dell’acconto di € 774,70 da effettuare secondo le modalità indicate nella circolare informativa.
  • Con l’occasione si chiede la collaborazione di Codesta Associazione per la diffusione dell’iniziativa presso le imprese potenzialmente interessate.

 

Ufficio Categorie – Formazione – Sicurezza

Cristina Baccichetto                                                   Davide Marino                                                          

Referente  Settori:                                                                                     Referente  Settori:

Artistico, Benessere, Comunicazione,                                                     Alimentazione, Autoriparazione

Impianti, Metalmeccanica                                                                                                Legno, Trasporti

email:

cristina.b@confartigianatoasti.com                                                        davide@confartigianatoasti.com

tel. 0141/5962  fax 0141/599702

La Regione Piemonte con Dgr n. 29-7538 del 14 settembre 2018 adotta misure facenti pare di un complessivo piano di attuazione dell’Accordo di programma per il risanamento della qualità dell’aria nel Bacino padano (Dgr Piemonte 20 ottobre 2017, n. 42-5805): divieto, in tutti i comuni del territorio regionale di nuova installazione di generatori di calore alimentati a biomassa.

La Regione Piemonte ha introdotto criteri più ristrettivi sull’installazione dei nuovi generatori di calore alimentati a biomassa legnosa di poternza termica inferiore a 35 kw, rispetto al DM Ambiente 7 novembre 2017, n. 186.

La Dgr n. 29-7538 del 14 settembre 2018 adotta le seguenti misure:

  • divieto, in tutti i comuni del territorio regionale, di nuova installazione di generatori i calore alimentati a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori a quelle individuate dal Dm n. 186 del 7 novembre 2017 per le seguenti classi di appartenenza: “tre stelle” per i generatori che verranno installati dal 1° ottobre 2018 e “quattro stelle” per i generatori che verranno installati dal 1° ottobre 2019;
  • divieto, dal 1° ottobre 2019 in tutti i comuni appartenenti alle zone “Agglomerato di Torino”, “Pianura” e “Collina”, di utilizzo dei generatori di calore alimentati da biomassa legnosa con prestazioni emissive Inferiori alle “tre stelle”;
  • obbligo, dal 1° ottobre 2018, di utilizzo di pellet che rispetti le condizioni previste dal Dlgs 152/2006 (allegato 10 alla Parte V) e che sia certificato conforme alla classe A1 della norma Uni En Iso 17225-2.

Cristina Baccichetto, Ufficio Categorie – Formazione – Sicurezza

 cristina.b@confartigianatoasti.com – tel. 0141/596204