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Confartigianato Asti, grazie all’accordo con il partner tecnologico NAMIRIAL Spa, amplia la propria offerta di servizi nell’area digitale. Le principali novità sono due:

 

  • il rilascio dello SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione (rivolto a tutte le persone fisiche e, quindi, anche a tutti gli imprenditori);
  • il rilascio della FIRMA DIGITALE, per apporre un sigillo digitale di autenticità a un documento (rivolto a tutti i titolari/legali rappresentanti di un’impresa).

 

I nuovi servizi si affiancano a quelli già attivi di emissione, gestione e rinnovo delle PEC.

 

Per maggiori informazioni oppure per l’attivazione di uno dei citati servizi dell’area digitale, le imprese associate possono contattare già da oggi il personale dell’Ufficio Categorie di Confartigianato di Asti qui di seguito indicato:

 

Ufficio Categorie

email: cristina.b@confartigianatoasti.com – tel. 0141/5962 int. 04

email: davide@confartigianatoasti.com – tel. 0141/5962 int. 05

Orario Uffici:

lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30

martedì, mercoledì, giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.30

In Piemonte sono state 35.986 le asseverazioni depositate sui 944.690 edifici residenziali pari al 3,8%. il costo medio a carico dello Stato è stato di 252.079 euro per edificio residenziale interessato da un intervento con il Superbonus, il costo medio a carico dello Stato è stato di 252.079 euro.

 Enzo Tanino (Presidente Confartigianato Imprese Edilizia Piemonte): “La rimodulazione della detraibilità in 10 anni delle spese sostenute per alcuni interventi edilizi a partire dal 2024 e il divieto, con effetto dalle compensazioni eseguite dal 1° gennaio 2025, per le banche di compensare i propri crediti d’imposta derivanti da cessione del credito con contributi previdenziali, assistenziali e premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, colpisce imprese e famiglie bloccando interventi di riqualificazione già avviati”. 

“Ulteriore batosta per il comparto è la riduzione dell’aliquota agevolata per gli interventi recupero edilizio e riqualificazione

Enzo Tanino – Presidente Regionale Edilizia Confartigianato Imprese Piemonte

energetica: dal 1° gennaio 2025 la detrazione è ridotta dal 50 al 36 per cento e dal 1.1.2028 passa al 30 per cento”. 

Il settore edile rischia il default. Infatti, con il decreto 39/2024 il Governo ha deciso di mettere la parola fine al Superbonus inserendo un ritocco incisivo nelle detrazioni previsto dall’emendamento a firma del Ministro dell’Economia Giorgetti: l’allungamento a dieci rate del tempo di recupero di diversi sconti fiscali a partire dalle spese effettuate nel 2024. Secondo i dati forniti dalla CGIA di Mestre, entro il 30 aprile scorso, gli interventi di ristrutturazione/efficientamento edilizio realizzati per mezzo del Superbonus sono stati poco meno di 500mila (precisamente 495.469). Il 4,1% del totale degli edifici residenziali presenti nel Paese è stato interessato dall’agevolazione fiscale.

 A livello regionale è il Veneto ad aver registrato il ricorso più numeroso al 110%. Con 59.588 asseverazioni depositate, l’incidenza percentuale di queste ultime sul numero degli edifici residenziali esistenti è stata pari al 5,6 per cento. In Piemonte sono state 35.986 le asseverazioni depositate sui 944.690 edifici residenziali pari al 3,8%. A livello nazionale, l’onere medio a carico dello Stato è stato di 247.531 euro per edificio residenziale interessato da un intervento con il Superbonus. Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.671 euro per edificio.  In Piemonte il costo medio a carico dello Stato è stato di 252.079 euro.

 “L’obiettivo del Governo – commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Imprese edilizia Piemonte – è quello di riportare i bonus casa all’interno della dichiarazione dei redditi, limitando il meccanismo come la cessione del credito e lo sconto in fattura. Tutta questo tira e molla sul Superbonus sta penalizzando le imprese edili italiane e piemontesi generando incertezza e crisi di liquidità. “

“Il nuovo decreto – commenta Tanino – penalizzerà le imprese edili da cui le banche acquistano i crediti; infatti, più la compensazione si fa complicata, meno spazio fiscale hanno gli istituti per accogliere i crediti in entrata. La catena della cessione si arresterà e le aziende si troveranno impossibilitate a vendere i loro crediti. A breve si creerà un corto circuito e le imprese dovranno fare i conti con la mancanza di liquidità che avevano messo in conto di incassare.”

“Dalla pubblicazione dell’art. 11 del DL 24/2020 (decreto che ha sancito il superbonus 110%), conclude Tanino – abbiamo subito 32 modifiche. Il contenuto del suddetto articolo è talmente “astruso, burocratico, complesso” che ha generato una valanga di interpelli alla Agenzia Entrate: circa 25.000 mila! Noi chiediamo solo di lavorare con regole certe e non con una tale incertezza / burocrazia che allontana sempre di più i giovani da voler essere imprenditori”.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti contattare Antonella Giraudi Responsabile Categorie Costruzioni Confartigianato – Asti chiamando il 0141/596203 o scrivere al seguente indirizzo e-mail: antonella@confartigianatoasti.com